Una diga veneta in territorio trentino

Davanti alle notizie del progetto di una diga sul torrente Vanoi, che la Regione Veneto si appresta a realizzare anche incidendo sul territorio dei Comuni di Canal S. Bovo e Cinte Tesino, scopriamo che il Trentino non ne sa quasi nulla.
A. Manica, 15 giugno 2023

Di fronte allo sgomento ed all’allarme dei Sindaci trentini infatti, la Giunta provinciale, pur avendo espresso tempo fa contrarietà all’opera, sostiene di essere venuta a conoscenza di questo progetto, ormai approvato e finanziato, dalla stampa. Consola sapere che, per fortuna, i due Presidenti sono del medesimo partito, perché altrimenti la Giunta trentina lo avrebbe forse saputo solo nel giorno dell’inaugurazione di tale manufatto.

Su quest’ennesima dimostrazione del soggiacere complice e passivo del Trentino ai voleri veneti, il Consigliere del PD Alessio Manica, pur dubitando cheil governo provinciale non sappia alcunchè in proposito, ha presentato una interrogazione per sapere quando e come la Provincia sia venuta a conoscenza del citato progetto; se ha avuto o meno in proposito interlocuzioni - e di quale natura - con la Regione Veneto e come intende tutelare le proprie competenze ed il proprio territorio, davanti ad una scelta così unilaterale e così poco rispettosa del territorio e della comunità trentina tutta.

 IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE

La Regione Veneto ha già dato corso ad un progetto, finanziato dal P.N.R.R. e per quasi un miliardo di euro, per una diga, che dovrebbe sorgere nel territorio comunale di Lamon.

Il tema era già noto negli anni Sessanta, anche se poi venne accantonato, almeno fino ad oggi, quando si sta progettando una diga sul torrente Vanoi alta cento metri e con una capacità di invaso pari a 33 milioni di metri cubi d’acqua. Fin qui parrebbe un problema veneto, ma in realtà la questione tocca in profondità il territorio trentino, perché il bacino della diga viene a ricadere quasi interamente sulle aree di pertinenza dei Comuni di Canal San Bovo e Castello Tesino.

Pare che i comuni trentini interessati si siano già mossi da mesi per capire cosa potrà succedere sui loro territori, chiedendo incontri con il Presidente della Provincia e l'Assessore competente, dai quali però non pare siano emerse risposte soddisfacenti.

Ora, assieme al sindaco del Comune di Lamon, evidentemente anche lui non coinvolto nella decisione della Regione Veneto, i sindaci dei Comuni trentini di Canal San Bovo e di Castel Tesino hanno preparato una lettera per chiedere spiegazioni/informazioni indirizzata al Presidente del Consorzio del Brenta, al Presidente della Regione Veneto, al Presidente della Provincia autonoma di Trento, al Prefetto di Belluno e al Commissario del Governo di Trento.

Benché il Trentino abbia più volte espresso la contrarietà alla realizzazione dell’invaso sul torrente Vanoi, attraverso l’Assessore e Vicepresidente Tonina scopriamo che la Provincia ha saputo del progetto solo da notizie giornalistiche.

Non sembra sinceramente credibile che la Regione Veneto possa pensare di costruire una diga che con il suo bacino va ad occupare un territorio esterno alla Regione stessa senza chiedere e ottenere una qualche autorizzazione a chi quel territorio lo deve amministrare. Insomma, non sembra assolutamente credibile che l’Amministrazione provinciale non ne sapesse nulla.

Per evitare anche solo il sospetto che a giustificare l’iniziativa veneta ci sia stato un qualche accordo diretto e “segreto tra il Presidente del Veneto e il Presidente della Provincia di Trento uniti dalla comune militanza nello stesso partito nazionale - accordo stretto evidentemente senza tenere conto delle popolazioni direttamente interessate - è necessario che sia fatta la massima chiarezza su tutti i passaggi amministrativi e politici che stanno alla base della decisione di costruire questa nuova diga.

Tanto premesso,

si interroga il Presidente della Provincia e l’Assessore competente

per sapere:

- quando e in che forma la Provincia di Trento sia venuta a conoscenza del progetto della nuova diga sul torrente Vanoi;

- se la stessa abbia avuto – ed in quali forme e con quali esiti – interlocuzioni tecniche e politiche con la Regione Veneto su tale questione;

- considerando il coinvolgimento di territori e Comuni del Trentino e che la realizzazione della diga cozza anche con quanto previsto nell’ultimo Piano provinciale per la gestione delle acque, quali azioni intenda avviare la Provincia per tutelare le proprie competenze e il proprio territorio.

 

cons. Alessio Manica

 

A norma di regolamento chiedo risposta scritta.