#TRENTO - Le sentinelle della città contro la microcriminalità

Prevenzione della microcriminalità e rafforzamento dei legami sociali: questi gli obiettivi che si propone di raggiungere la mozione riguardante la sicurezza urbana che verrà discussa oggi in Consiglio Comunale.
L. Di Domenico, "Trentino", 12 marzo 2019

 

Dopo diversi mesi di lavoro da parte della Commissione per le politiche sociali, familiari, abitative, per i giovani, decentramento e pari opportunità e della Commissione per l'ambiente, agricoltura, turismo e vivibilità urbana, la proposta su questo tema si discuterà oggi in via Belenzani. Si tratta di una proposta a cui le commissioni hanno lavorato sin dall'autunno del 2018, prendendo spunto da due interrogazioni sull'argomento presentate in Consiglio dal gruppo della Lega Nord Trentino e dal gruppo del Movimento 5 stelle nel maggio dello scorso anno.

Tra le proposte presenti in questa mozione si segnala l'organizzazione di incontri informativi e di dialogo, in ogni Circoscrizione e nei quartieri interessati, con la partecipazione dei cittadini, delle forze dell'ordine e dell'amministrazione comunale, per raccogliere segnalazioni dagli abitanti del luogo ed informare in merito alle iniziative prese o che verranno attutate. Incontri di questo genere vengono già svolti in alcune Circoscrizioni, ma con questa mozione si propone di strutturarli in maniera periodica e continua. «In questo modo, agendo in collaborazione con le Circoscrizioni - spiega il presidente della Commissione per le politiche sociali Michele Brugnara - sarà possibile avere un feedback da entrambe le parti, aiutando a recuperare la fiducia tra istituzioni e cittadini». Tra le intenzioni c'è anche quella di organizzare alcune serate informative riguardo ai canali di comunicazione che possono essere utilizzati dai cittadini per segnalare situazioni di microcriminalità e di degrado.

La novità principale che verrebbe introdotta, nel caso in cui la mozione venisse approvata, è però quella della sperimentazione del "Controllo di vicinato", esperienza già adottata con successo in diversi comuni del centro e nord Italia, così come in altre realtà europee. Si tratta di un patto di solidarietà, stretto tra un piccolo gruppo di cittadini e le forze di polizia locali e statali per facilitare e strutturare la comunicazione e collaborazione. Gli abitanti di una determinata zona dove viene stabilito il "Controllo del Vicinato" fungono dunque da "sentinelle", osservando e riportando situazioni di disagio sociale, movimenti sospetti o quant'altro di anomalo accade sul territorio. I cittadini possono quindi segnalare questo genere di situazioni utilizzando vari strumenti come WhatsApp o Telegram: queste segnalazioni verranno poi valutate e selezionate da un referente, individuato in comune accordo con le forze dell'ordine e la Circoscrizione, che le inoltrerà a chi di dovere. Non si parla dunque delle ronde, di atti di eroismo o di cittadini che si sostituiscono alle forze dell'ordine, ma di uno strumento regolamentato da un protocollo e preceduto da percorsi formativi. «E' anche uno strumento di grande valenza sociale -sottolinea il consigliere Brugnara- che stimola una maggior cura del vicino ed un assistenza reciproca nel vicinato».