LAVIS - Il Pd: «Un freno al consumo di terreno agricolo»

LAVIS - Il Pd lavisano ha ribadito in un incontro con la stampa il suo no alla prima adozione della variante al Prg. Paolo Facheris, Giovanna Endrizzi, Cristina Casagrande e l'agricoltore Ciro Devigili rimangono critici nei confronti delle scelte della maggioranza guidata da Graziano Pellegrini. Devigili spiega che «l'agricoltura è un bene comune che deve essere tutelato.
"L'Adige", 21 aprile 2011

Come agricoltori stiamo adottando dei metodi di lavoro ecosostenibili e meno impattanti, e l'urbanizzazione costituisce un ostacolo a vari trattamenti da fare nei campi. Dal 1951 al 2001 sull'asta dell'Adige si sono persi 24.000 ettari di terreno agricolo, per la costruzione di strade e capannoni. Il terreno coltivato è di 20.000 ettari.
In Lombardia ogni giorno spariscono 13 ettari di terreno agricolo per soddisfare le esigenze dell'edilizia. La situazione è allarmante. Dobbiamo porre un freno. La compensazione di aree boschive diventate agricole, passate come restituite al comparto agricolo è semplicemente un gioco di prestigio.
Da agricoltore apprezzo la posizione coerente di Ezio Dallagiacoma ». Facheris, Endrizzi e Casagrande dicono stop al consumo di territorio. È opportuno - spiegano - studiare un Prg conforme alle vere esigenze della comunità prendendo come base di partenza quello vigente. L'area Felti, dove dovrebbe sorgere l'asilo nido, prevede l'arrivo di 700-800 persone.
«Questi dati - domanda Facheris - sono stati presi in considerazione dalla maggioranza che punta nei prossimi anni ad un incremento demografico che porterà Lavis ad avere 14 mila abitanti? E i servizi per i nuovi arrivati ci saranno?» Per il Pd lavisano l'amministrazione comunale, prima di prevedere un aumento demografico, dovrebbe fare uno studio reale sul numero di appartamenti sfitti e invenduti in area Felti e presso la residenza alle Magnolie in Piazza Loreto: in tutta la Piana Rotaliana ci sono ben 400 appartamenti invenduti.
«Prima di programmare l'espansione edilizia in zona industriale - spiega Facheris - sarebbe opportuno sapere il numero reale di capannoni vuoti che da mesi recano il cartello con scritto affittasi. La nostra posizione è nettamente contraria. I cittadini hanno 60 giorni di tempo per depositare in comune le proprie osservazioni sul Prg. Noi, nel frattempo, informeremo la popolazione sul perché della nostra posizione».