Per rispondere in modo incisivo al bisogno di servizi alle persone che vivono in condizioni di svantaggio, dal dopoguerra in poi si è consolidato nel cuore del Trentino un "progetto innovativo", reso possibile grazie ad una rete di alleanze solidali fra diversi settori, che ha permesso di sperimentare nuovi modelli di intervento e che è stato anche cassa di opportunità occupazionale.
Michele Toccoli, Associazione Docenti Senza Frontiere Onlus e componente Assemblea provinciale PD, 19 giugno 2019
La decisione della giunta leghista di concentrare i richiedenti asilo presenti in Trentino alla caserma Fersina a Trento, ha prodotto una serie di comunicati e dichiarazioni di giubilo da parte dei consiglieri provinciali salviniani.
Luca Zeni, "Trentino", 24 aprile 2019
Il sindaco di Trento contro Fugatti. Scontro con la provincia dopo la previsione dello spostamento in massa dei profughi da Rovereto a Trento. «Trento ha sempre accolto e continuerà ad accogliere, ma siamo preoccupati. Concentrare tutti i migranti in città non è la strada giusta».
C. Bert, "Trentino", 9 aprile 2019
La via trentina all'«accoglienza diffusa» dei migranti è finita. Tanta fatica dell'ex assessore provinciale (talvolta invano) per convincere i sindaci a mettere a disposizione appartamenti e strutture pubbliche inutilizzate, ma alla fine i profughi torneranno nei centri principali della provincia, Trento e Rovereto alla scadenza dei contratti d'affitto.
A. Selva, "Corriere del Trentino", 9 marzo 2019
«La porta è aperta e si può ragionare». L’atteso incontro di ieri tra i rappresentanti della Provincia, dell’Arcidiocesi e del Centro Astalli apre nuove prospettive per la gestione dei migranti in Trentino.
"Corriere del Trentino", 9 marzo 2019
Oggi, con alcune donne del PD trentino, in visita nella bellissima Lavarone, alla struttura che ospita 24 ragazze nigeriane, richiedenti asilo.
Un bel progetto di CONVIVENZA, PACIFICA e di successo, stroncato dal taglio dei fondi del “decreto sicurezza” di Salvini e dalla incapacità del governo provinciale leghista di tutelare l’esperienza autonoma della gestione trentina dell’accoglienza.
Sara Ferrari, 22 febbraio 2019
Preferisce non addentrarsi nel dettaglio del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo nei Comuni della provincia. Ma su un punto Alessandro Andreatta è chiaro: «Smantellare l’accoglienza diffusa sul territorio per portare tutti i richiedenti asilo nel capoluogo mi preoccupa. Credo che il modello migliore rimanga quello della corresponsabilità di tutte le comunità del Trentino».
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 24 febbraio 2019
Luca Zeni è perplesso. Di più: «Sono preoccupato». Scorrendo i dati del piano di riduzione degli alloggi destinati ai richiedenti asilo sul territorio provinciale, l’ex assessore alle politiche sociali — oggi consigliere provinciale del Partito democratico — punta il dito sull’inversione di rotta rispetto al modello di accoglienza diffusa che aveva promosso nella scorsa legislatura.
M. Giovannini, "Corriere del Trentino", 25 febbraio 2019