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Approvata mozione: "Protezione dei difensori dei diritti umani"

Il Gruppo del Partito Democratico del Trentino esprime soddisfazione per l’approvazione oggi in Consiglio provinciale della Proposta di mozione n. 648, prima firmataria la Cons.a Plotegher, avente ad oggetto la Protezione dei Difensori Dei Diritti Umani. La proposta era sottoscritta anche dagli altri Consiglieri/e del Gruppo e da tutti i Capigruppo di maggioranza.
Trento, 31 gennaio 2018

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Il 9 giugno «Dolomiti Pride» in città. Robol: «Trento include le diversità»

TRENTO Che si sarebbe potuto svolgere a giugno, da tradizione il mese dei Gay Pride, era nell’aria (Corriere del Trentino del 4 novembre). Ora è ufficiale: il Dolomiti Pride si terrà a Trento sabato 9 giugno 2018. Lo ha stabilito ieri la giunta comunale che ora, fa sapere, incontrerà gli organizzatori per stabilire «responsabilmente e consapevolmente» le modalità di svolgimento dell’evento.
E. Ferro, "Corriere del Trentino", 21 novembre 2017

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Pensioni, le donne restano indietro: «Incassano la metà degli uomini»

 La disparità di retribuzione porta anche una differenza, sempre più marcata, tra le pensioni di uomini e donne: se per i primi, a livello regionale, si parla di 1.356 euro al mese, le donne non arrivano neppure a 700 euro, ma si fermano a quota 689. Le pensioni di vecchiaia sotto i 1.000 euro al mese interessano, al contrario, l’82% delle donne e il 36% degli uomini.
I. Graziosi, "Corriere del Trentino", 17 ottobre 2017

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«I diritti dei detenuti? Istituzioni da coinvolgere»

 Possibile pensare ai diritti dei detenuti quando imperversano populismo e demagogia? Sì, anche se mettere insieme due parole come diritti e detenuti sembra un ossimoro. «I cittadini devono essere sensibilizzati — dice Antonia Menghini, professoressa aggregata di diritto penitenziario presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento e ora neo eletta Garante dei detenuti —
L. Pisani, "Corriere del Trentino", 6 ottobre 2017

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Il Consiglio Provinciale ha nominato la prima garante dei detenuti del Trentino, la soddisfazione del Gruppo consiliare PD

Mattia Civico: "Grazie ad un paziente lavoro e dialogo durato quasi otto anni, durante il quale maggioranza ed opposizione hanno trovato la condivisione necessaria. Non é sempre stato facile. Ho sentito spesso l'urgenza, anche lo sconforto per il tempo che passava..... e gli eventi che pressavano..... le vite.... le richieste, le esigenze, che ho raccolto nei molti dialoghi con detenuti ed operatori durante le mie frequenti visite in carcere..... la fatica di non riuscire a comunicare con efficacia la necessità di questa figura, presente in moltissime regioni e presente anche a livello nazionale".

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Un altro suicidio. Oltre i muri e oltre la custodia. Umanità e dignità.

Un altro suicidio in carcere. É sempre una sconfitta. Ogni suicidio lo é. Una sconfitta personale ma anche della comunità. Non siamo riusciti ad evitarlo e non siamo stati capaci di dare evidentemente una prospettiva, a ricostruire un senso. I suicidi in carcere non si contrastano solo con maggiore personale.
Mattia Civico, 6 settembre 2017

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«Carcere, l’accordo non si tocca»

La nomina sarà formalizzata con la ripresa dei lavori d’Aula. «Già nelle prime sedute, in ottobre», rimarca Mattia Civico. Il garante dei detenuti, spiega il consigliere provinciale del Pd, sarà la congiunzione oggi mancante tra Provincia, Stato e amministrazione della casa circondariale di Spini di Gardolo. Ancora: la figura giusta che potrà riunire le anime che nel 2008 diedero vita all’accordo sul nuovo carcere.
M. Damaggio, "Corriere del Trentino", 31 agosto 2017

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Sul reato di tortura

La Camera ha approvato in via definitiva la proposta di legge che introduce nel nostro codice penale il reato di tortura. Si tratta di una legge attesa da tempo nata dalle numerose sollecitazioni internazionali e interne che hanno invitato il nostro Paese ad adeguare la propria legislazione al diritto internazionale, in particolare alla Convenzione ONU sulla tortura e alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la Carta dei diritti fondamentali dell'Ue, le quali prevedono che nessuno possa essere sottoposto a tortura, né a pene e trattamenti inumani e degradanti.
Michele Nicoletti, 7 luglio 2017

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