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Olivi: "Nidi negli incubatori aziendali"

Il vicepresidente: "Imprenditoria femminile, incentivi insufficienti. Conciliare lavoro e famiglia con un intervento ad ampio raggio con un sistema di aiuto che tenga conto anche del fattore tempo. Nidi aziendali e più servizi possono essere la chiave di volta". Ferrari: "Babysitter, stiamo lavorando ad un nuovo registro. Ma il problema è culturale: si devono scardinare gli stereotipi di genere".
D. Roat, "Corriere del Trentino", 19 febbraio 2015
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preferenza di genere alle provinciali, Maestri: "Le discuteremo per tempo"

Il disegno di legge per l'introduzione della doppia preferenza di genere nella legge elettorale provinciale arriverà in aula in estate, in modo da avere il tempo necessario per superare l'eventuale ostruzionismo. Maestri: "Partiamo dal confronto con la minoranza, perché le regole è buona norma scriverle sempre insieme".
T. Scarpetta, "Corriere del Trentino", 13 febbraio 2015
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Preferenze di genere "affossate"

Niente da fare ieri in consiglio regionale per il disegno di legge che punta a introdurre la doppia preferenza di genere (ovvero la possibilità di esprimere due preferenze ma solo se di genere diverso, una donna e un uomo, pena la decadenza della seconda) nei comuni sopra i 3.000 abitanti in Trentino.
L. Patruno, "L'Adige", 12 febbraio 2015

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Appello a sostegno della Doppia Preferenza di Genere

Oggi 11 febbraio inizia la discussione per introdurre anche in Trentino  la doppia preferenza di genere nelle elezioni comunali, e il Trentino/Alto Adige Sùdtirol rischia di essere l'unica Regione italiana che non ha adottato i più moderni strumenti di riequilibrio della rappresentanza di genere nelle Istituzioni. Il sistema elettorale attualmente vigente nella nostra Regione presenta la grave lacuna di impedire, nei fatti, la giusta rappresentanza delle donne. 
Comitato doppia preferenza di genere, 11 febbraio 2015 

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Doppia preferenza di genere: l'appello

«Non ci sono proposte di mediazione. Abbiamo un accordo che prevede l'introduzione di una doppia preferenza di genere e se si scegliesse la strada di introdurne tre di preferenze verrebbero annacquati tutti i principi. C'è un accordo e questo è il nostro programma». L'assessora provinciale Sara Ferrari ha deciso di indossare corazza ed elmetto per portare a casa il disegno di legge, firmato da tutte le consigliere regionali, che approderà in Consiglio regionale mercoledì 11 febbraio e che ha l'obiettivo di introdurre nella legge elettorale regionale una doppia preferenza di genere.
"L'Adige", 7 febbraio 2015

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Il Trentino non sia la terra più misogina d'Italia

Vorremmo sgombrare subito il campo da alcuni equivoci: nessuno sarà costretto a votare una donna, ma, più semplicemente, se s'intende esprimere tutte e due le preferenze a disposizione, la seconda varrà solo se di genere diverso dalla prima. Questa norma che, è bene ricordarlo, era già stata presentata nella scorsa legislatura ed è tra i primi punti del programma elettorale del Presidente Ugo Rossi, varrebbe solo per il Trentino e non per l’Alto Adige (territorio in cui, nonostante la possibilità di esprimere quattro preferenze, non è prevista l'opzione di genere).
"Corriere del Trentino", 4 febbraio 2015
LEGGI l'appello sottofirmato da Eleonora Stenico, Barabara Poggio, Claudia Gasperetti, Flavia Angeli, Rita Matano, Isabella Chiodi, Emanuela Corradini, Enrica Caneppele, Antonella Muto, Nicoletta Molinari, Manuela Zanoni, Gabriella Santolini, Patrizia Pizzini, Luisa Gnecchi, Laura Froner, Margherita Cogo, Donatella Conzatti, Giulia Robol.

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«Preferenza di genere, vado avanti»

«La maggioranza politica che governa la Provincia di Trento porterà comunque in Consiglio regionale il prossimo 11 febbraio il disegno di legge sulla modifica della legge elettorale». Nonostante il no del Consiglio delle Autonomie alla proposta di introdurre in norma l'obbligo della doppia preferenza di genere Sara Ferrari non molla il punto.
Daniele Battistel, "L'Adige", 30 gennaio 2015

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I sindaci dicono «no» alle donne

I sindaci dicono no alla parità di genere nelle preferenze in vista delle elezioni comunali di maggio. Ieri pomeriggio l'assemblea del Consiglio delle autonomie ha dato parere negativo al disegno di legge regionale presentato dalle consigliere provinciali, con l'Ass. Sara Ferrari prima firmataria, che punta a introdurre l'obbligo di votare un uomo e una donna nel caso l'elettore decida di esprimere entrambe le preferenze a disposizione. Solo 8 i favorevoli su 25 votanti, contro 13 no e 4 astensioni: Andrea Miorandi (Rovereto), Aldalberto Mosaner (Riva del Garda), Roberto Oss Emer (Pergine), Antonietta Nardin (Cembra), Roberto Caliari (Mori), Cristina Donei (Procuradora de Fascia), Donata Sartori (Comunità Paganella), Luca Sommadossi (Comunità Valle dei Laghi).
"L'Adige", 29 gennaio 2015

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