#ROVERETO - Sparite le scuole dal polo Meccatronica

«Sono preoccupato, e credo che a questo punto debba esserlo anche la città di Rovereto». Alessandro Olivi spiega così lo stato d'animo in cui l'ha lasciato il confronto con la nuova giunte provinciale su un tema centrale per il futuro di Rovereto: quello dello sviluppo del Polo della Meccatronica. Dal bilancio la giunta Fugatti aveva "sfilato" i 25 milioni stanziati per realizzare in via Zeni i nuovi edifici per Cfp e Iti.
"Trentino", 8 febbraio 2019

 

«Un artificio contabile - aveva detto a caldo l'assessore Spinelli - per trovare i soldi da destinare agli interventi urgenti per il maltempo». Ma il progetto era confermato ed i soldi sarebbero tornati. Olivi ha presentato un emendamento per chiedere che le risorse fossero garantite da subito e ieri, discutendo il bilancio, quell'emendamento è stato bocciato. Ma non è questo a preoccupare davvero. «Nel dibattito la giunta, pur senza arrivare ad una dichiarazione univoca, ha ammesso una volta incalzata che i soldi sono stati tolti dal polo scolastico alla Meccatronica perché quella realizzazione è oggetto di ripensamento. Capiamoci, è sicuramente legittimo che chi governa riconsideri le scelte di chi lo ha preceduto, ma la portata di questa decisione per Rovereto ed il suo futuro è enorme. Sull'ipotesi di sviluppare in via Zeni, nel complesso della Meccatronica, anche il nuovo polo scolastico da 1500 ragazzi, Rovereto ha impostato le proprie scelte urbanistiche ormai da dieci anni. Le due scuole sono entrambe, comunque, da rifare. Ma la possibilità di spostarle in via Zeni ha comportato scelte condizionanti. Dal punto di vista della mobilità, tanto per fare un esempio. Tornare indietro significa cambiare radicalmente l'assetto della città che sia il sindaco Miorandi che il sindaco Valduga hanno pensato proprio in funzione di questo progetto».

Tra l'altro, chiude il suo ragionamento Olivi, non è nemmeno che il progetto venga messo in discussione proponendo una alternativa: lo si accantona e basta. «Con una scelta che dimostra solo assenza di coraggio e chiara rinuncia a progettare il futuro».Senza voler entrare nella testa di Fugatti e della sua giunta, è comunque chiaro che legati allo sviluppo anche in termini di attrazione di mobilità del polo della Meccatronica sono legati il sottopassaggio di piazzale Orsi, il ripensamento della Stazione ferroviaria su due fronti (con accesso anche da via Zeni), la creazione della stazione delle corriere negli spazi dell'oramai ex scalo merci. Oltre ai nuovi percorsi ciclopedonali (in parte realizzati, in parte progettati) per connettere Sacco e San Giorgio tra loro e con la città, passando proprio dalla Meccatronica.