Cosa c'è di veramente osceno ad Ala

Atti osceni in pubblico. Così titolava domenica il vostro giornale. Un episodio di cronaca, come altri già visti purtroppo, increscioso e brutto, senza dubbio. Un poveraccio che "si cala le braghe" è evidentemente disturbato, malato, da fermare e curare. Poveraccio due volte questo: è anche straniero! nero! Un' occasione troppo ghiotta per la Lega! E allora via con un video sulla pagina Facebook del segretario Mirko Bisesti.
Circolo Pd di Ala e Gianni Saiani, 26 settembre 2018

 

Un video, per restare in tema, "osceno" anch'esso: Bisesti e l'on. Cattoi a sparlare e sparare: accuse generalizzate, infarcite di molti "abbiamo sentito" e "sembra che.."; tante questioni diverse ben mescolate, un "far di ogni erba un fascio" tenuto assieme solo da pulsioni razziste. Denunciamo e respingiamo questa pesante strumentalizzazione, i toni e i contenuti di un messaggio che dipinge una Ala che non c'è - scrive il circolo Pd di Ala - Ovviamente per la Lega poco importa denigrare, men che meno importa un confronto ragionato. Fomentare odio e paura può pagare? Via con lo slogan allora, con le forzature, le informazioni a casaccio e parziali. Non si può sottovalutare l'accaduto naturalmente, la cui soluzione va affidata alle istituzioni preposte. Crediamo però che l'intelligenza e la sensibilità dei nostri concittadini sappia distinguere e sappia respingere un metodo che cerca solo di esasperare le situazioni e le diversità, allontanando la possibile soluzione dei problemi in un clima di rispetto reciproco e di civile convivenza».

 "Si tratta - aggiunge Gianni Saiani, assessore ad Ala e candidato alle provinciali nella lista del Pd trentino - di una persona che risiede in un appartamento privato del centro storico, insieme al proprio nucleo familiare, con contratto di locazione stipulato in accordo con il proprietario. L'informazione leghista distorce in modo esemplare la realtà: il soggetto chiamato in causa dal leghista diventa un pericoloso richiedente asilo sotto tutela del Cinformi. Nulla di più falso: il Cinformi è nel territorio della provincia di Trento un organo che garantisce a tutti i cittadini trentini la sicurezza, i richiedenti asilo gestiti dalla provincia autonoma di Trento mediante il Cinformi sono costantemente controllati e con particolare rigore nonché sollecitudine si mettono in atto politiche attive volte a responsabilizzare, integrare e rendere autonomi i soggetti accolti, nel più breve tempo possibile. Coloro che assumono comportamenti inadeguati vengono automaticamente espulsi dal progetto, ma questa informazione viene ovviamente tralasciata dai leghisti.

Il tema sicurezza viene inoltre trattato da Bisesti in un modo del tutto pretestuoso: afferma che non c'è sicurezza nella cittadina alense ma la giunta Soini, che ho l'onore di rappresentare, ha sempre prestato particolare attenzione al tema della sicurezza mettendo in atto un sistema efficace di videosorveglianza per quanto concerne il pronto riconoscimento delle targhe automobilistiche di tutte le vetture che transitano sul territorio comunale mentre per quanto riguarda la sicurezza dei nostri cittadini all'interno del centro storico la giunta e il sindaco si sono sempre confrontati con le forze dell'ordine per richiedere addirittura un rinforzo del contingente ma il questore D'Ambrosio, al quale era stato richiesto un possibile rinforzo, ha risposto dicendo che non è necessario poiché la sicurezza nel territorio alense viene garantita in modo adeguato e diffuso su tutto il territorio comunale. Tengo a precisare che l'allora questore D'Ambrosio è il capolista della lista di Fratelli d'Italia insieme al sindaco aviense Federico Secchi entrambi a sostegno del candidato leghista del centrodestra Fugatti. Sarebbero questi personaggi i futuri garanti della sicurezza sul territorio comunale e provinciale?"

Leggi l'intervento del sindaco Soini: