Olivi: «Meno tasse? Solo a chi assume e investe»

Confindustria chiede alla Provincia l’alleggerimento del carico fiscale? «Pronti a parlarne ma non sarà un taglio a pioggia. Premieremo chi, tra gli imprenditori, risponderà ad una serie di requisiti» . Arriva a stretto giro la risposta alla richieste del presidente degli imprenditori Giulio Bonazzi. Se ne incarica l’assessore alle attività economiche, e vice presidente della Provincia, Alessandro Olivi. .
"Corriere del Trentino", 13 agosto 2017

 

Assessore, burocrazia e tasse. Ancora e sempre spine nel fianco di chi fa impresa? «In premessa: debbo dire che chiedere meno tasse e meno burocrazia è la ricetta più antica del mondo. Resta il fatto che il presidente Bonazzi ha fatto un’analisi molto seria, notando come si siano fatti molti sforzi per liberare energie a favore del sistema Trentino».

Confindustria lamenta ancora un eccesso di pratiche e un groviglio di uffici. «Sulla burocrazia effettivamente si può fare di più: in questo ultimo scorcio di legislatura e, pure, in prospettiva. Il Trentino ha usato bene l’Autonomia in tantissime cose ed ha messo a punto con grande efficienza la macchina burocratica. Ma nel rapportarsi con il mondo che produce va fatto uno sforzo supplementare».

In che direzione? «Dobbiamo dare delle certezze rispetto alle risposte. Ci sono ancora troppi “buchi” tra una struttura e l’altra. Ma, e lo voglio dire senza polemica, ci sono anche degli uffici che lavorano pensando che il pubblico ed il privato siano nemici. Non c’è ancora la consapevolezza che le imprese che rispettano le regole sono generatrici di valore. Chi si impegna deve avere un alleato nella burocrazia».

E sulla questione fiscale? «Credo non sfugga a Confindustria come in questi anni ci sia stata una netta virata delle politiche fiscali della Provincia a favore di una forte detassazione. Questo sin dove i margini delle nostre leve ce lo consentono».

Lo avete fatto, ce lo ricorda, in due modi. «Riducendo l’Irap, abbiamo fatto tagli per poco meno di 200 milioni di euro, e con l’introduzione del credito di imposta. Uno strumento valido per compensare quanto pagato con le tasse, piuttosto che erogare denaro in modo diretto. A settembre, su questi aspetti, faremo delle proposte a tutte le imprese. Non si tratta però di rincorrere il mito del “meno tasse per tutti”. La competitività non si gioca dicendo che si paga qualcosina in meno di tasse per tutti».

Come, dunque? «In Trentino si gioverà di condizioni migliori chi fa investimenti, chi assume persone, chi da una mano puntando sui giovani. Chi fa in particolare una contrattazione integrativa nel settore del welfare. Questi quattro aspetti debbono diventare strategici sia per chi fa impresa che per la Provincia. Noi possiamo mettere in campo la rinuncia al gettito, in cambio però di un passo in avanti in questa direzione».

Quindi si sente di dire che accetta la sfida di Confindustria... «E siamo pronti al rilancio. come vedete. Ma premiando un comportamento virtuoso, quello che abbiamo detto e che siamo pronti a mettere a fuoco alla ripresa dell’attività, a settembre».