L'ineffabile senatore

Apprendiamo dai quotidiani locali che un senatore del centrosinistra autonomista, appartenente dunque alla maggioranza di governo, invece di svolgere le sue funzioni istituzionali al "servizio della Nazione" -come recita, forse ormai invano, l'art. 67 della Costituzione- ha preferito dedicarsi alle necessità del suo partito, abbandonando il suo posto al Senato nel momento in cui si votava la fiducia al Governo.
Donata Borgonovo Re, 29 febbraio 2016

 

L'episodio potrebbe apparire marginale se rapportato alle grandi questioni che scuotono il mondo della politica e che inquietano la nostra società, tanto che l'ineffabile senatore si è giustificato dicendo che il suo voto non avrebbe influito sull'esito finale dei lavori d'aula, essendosi fatto premura di verificare che i colleghi presenti fossero in numero sufficiente per garantire l'approvazione della legge (peraltro di particolare rilevanza per i diritti civili dei cittadini) cui era collegato il voto di fiducia.

 Sì, forse a molti l'episodio potrebbe apparire marginale se non del tutto irrilevante, eppure ad un osservatore attento credo non sfugga la gravità di quanto accaduto, in quanto sintomo di un rapporto distorto tra appartenenza ad un partito e responsabilità nell'esercizio di un ruolo istituzionale.

 Se un rappresentante della Nazione preferisce la parte al tutto viene meno ai suoi doveri nei confronti della pluralità dei cittadini al cui servizio opera -e dai quali, come direbbe Grillo, è pagato per svolgere adeguatamente le sue funzioni- e manca di rispetto nei confronti dello stesso organo collegiale di cui fa parte, in questo caso il Senato della Repubblica, per il quale nessun membro può dirsi ininfluente o superfluo. Per completare il quadro, non possiamo dimenticare la specificità della situazione locale: il senatore è stato eletto all'interno della coalizione di centrosinistra autonomista, dunque rappresenta un' area politica ben più vasta e variegata del solo partito di cui è attualmente segretario... Questi elettori certo si aspettano un impegno serio da parte del loro eletto in Parlamento e sebbene rispettino e comprendano le esigenze della politica locale, chiedono con forza che non si sacrifichi il tutto per una parte. In caso contrario, in futuro faranno scelte diverse.