COMUNICATO STAMPA - Sabato 23 gennaio il Partito Democratico del Trentino in piazza per i diritti

Il 23 gennaio saranno tante le piazze italiane mobilitate per chiedere più eguaglianza e sostegno al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, in vista della discussione prevista per il 26 gennaio in Senato. A Trento, per l’iniziativa “E’ ora di essere civili. #svegliatitalia”, lanciata da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, MIT, Famiglie Arcobaleno, Certi Diritti, è previsto il ritrovo in piazza Dante alle 16.00 con l’arrivo del corteo in piazza D’Arogno.
Trento, 21 gennaio 2016

Il Partito Democratico del Trentino e il Gruppo consiliare provinciale aderiscono convintamente alla manifestazione: “Vogliamo così sottolineare la nostra vicinanza a chi aspetta da tempo la piena attuazione dei principi di uguaglianza e non discriminazione espressi nella nostra Costituzione. L’Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso: crediamo sia arrivato il momento di compiere un passo in avanti verso l’estensione dei diritti, soprattutto in un momento in cui in Parlamento arriva per la prima volta una legge innovativa (il disegno di legge Cirinnà) che disciplina la materia.

La nostra delegazione parlamentare, sia alla Camera sia al Senato, é impegnata proprio in questa direzione. E a livello locale l'impegno sui diritti civili e la non discriminazione c'é stato e ci sarà: la mobilitazione di sabato sarà anche un’occasione per ribadire il nostro impegno affinché venga calendarizzato e approvato il ddl contro l'omofobia fermo in Consiglio Provinciale ormai da settembre.”

 

                                                             Partito Democratico del Trentino

                                                             Gruppo Consiliare Partito Democratico del Trentino

 

 

RASSEGNA STAMPA: 

- Il Pd del Trentino si schiera, G. Fin, "L'Adige", 22 gennaio 2016
Domani pomeriggio anche Trento ospiterà la mobilitazione «È ora di essere civili. #svegliatitalia» che sta coinvolgendo tutto il Paese con un centinaio di piazze italiane mobilitate per chiedere più eguaglianza e anche sostegno al disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili, in vista della discussione prevista per il 26 gennaio in Senato.
Il corteo partirà domani pomeriggio alle ore 16 da piazza Dante, mentre alle 15 in piazza Battisti si terrà la «contromanifestazione» delle Sentinelle in piedi, ovviamente contro le unioni civili.
Al corteo a favore, invece, aedrirà anche il Pd del Trentino. Un'adesione non certo scontata visto le differenti posizioni che si sono viste a livello nazionale.
«Vogliamo così sottolineare - hanno spiegato in una nota il Pd trentino e il Gruppo consiliare provinciale - la nostra vicinanza a chi aspetta da tempo la piena attuazione dei principi di uguaglianza e non discriminazione espressi nella nostra Costituzione. L'Italia è uno dei pochi paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso: crediamo sia arrivato il momento di compiere un passo in avanti».
Ad aderire alla manifestazione, promossa da Arcigay del Trentino, Arcilesbica del Trentino Alto Adige, Famiglie Arcobaleno Triveneto, Cgil e Uil del Trentino, Amnesty International, l'Unione degli Universitari e l'Arci, erano stati nei giorni scorsi i circoli del Pd di Lavis e di Rovereto. Il Partito Democratico ha però voluto ricordare anche l'impegno a livello locale sui diritti civili e la non discriminazione. «La mobilitazione di sabato - è stato spiegato - sarà anche un'occasione per ribadire il nostro impegno affinché venga calendarizzato e approvato il ddl contro l'omofobia fermo in Consiglio Provinciale ormai da settembre». Alla manifestazione di domani pomeriggio oltre ai promotori, sarà presente anche una grossa fetta di società civile: Anpi, Laici Trentini, Deina Trentino Alto Adige, la Rete ELGBTQI, l'associazione culturale Te@, Se Non Ora Quando del Trentino, Uisp assieme a diversi raggruppamenti politici da Possibile Trentino Alto Adige, Verdi, L'Altra Trento a sinistra, Sel del Trentino e Prc. La manifestazione, come già detto, partirà alle ore 16 da piazza Dante con un corteo che attraverserà le vie del centro storico per raggiungere piazza D'Arogno dove ci saranno gli interventi dei partecipanti tra i quali anche alcune coppie omogenitoriali con figli.

- Unioni Civili, anche il PD in piazza. Panizza: così non va, C. Bert, "Trentino", 22 gennaio 2016
Aumenta la tensione in vista dell’approdo in aula - il 28 gennaio - del disegno di legge Cirinnà sulla regolamentazione delle unioni civili. In parlamento è partita l’offensiva dell’ala cattolica del Partito democratico che, dopo l’emendamento sull’affido rafforzato al posto della stepchild adoption (l’adozione del figlio naturale di uno dei due partner), ha presentato una proposta che prevede la punibilità (con carcere fino a 3 anni e multe fino a un milione di euro) per chi ricorre alla maternità surrogata anche all’estero.

«Una proposta che riconosco fatta in buona fede dai proponenti ma che non aiuta a trovare un punto di equilibrio», è la bocciatura di Giorgio Tonini, cattolico e renziano, uno dei pontieri che al Senato stanno lavorando per trovare un accordo in primis dentro il Pd. «Qui non si tratta di perseguire un reato che è tale ovunque, ci sono Paesi che consentono la pratica dell’utero in affitto e mi sembra una norma difficilmente applicabile. Qualche ritocco al ddl è possibile se aiuterà ad allargare la base di consenso ma occorre far prevalere posizioni ragionevoli nel solco della sentenza della Consulta». Tonini ha già detto che voterà convintamente il ddl Cirinnà, «una legge urgente per il Paese».

Ma tra i senatori trentini del centrosinistra autonomista le posizioni divergono. Si definisce «pontiere» anche Vittorio Fravezzi (Upt, Gruppo Autonomie): «Questa legge è un atto di civiltà, in Europa siamo gli unici a non avere una regolamentazione delle unioni civili». Considera «fondate» alcune perplessità sulla stepchild adoption ma - spiega - «confido che si trovi un’intesa, occorre farsi carico laicamente dei diritti dei minori, tutelarli lo considero molto cristiano».

Diversa la posizione del senatore Patt Franco Panizza che aspetta di vedere il testo finale che approderà al voto dell’aula ma intanto annuncia: «Così com’è oggi il testo non lo voto». «Sono convinto che dobbiamo regolamentare le unioni civili ma non fare confusione tra ciò che è famiglia e ciò che non lo è». «Ho molte perplessità, che non riguardano solo l’adozione alle coppie omosessuali dei figli naturali di un partner ma anche gli articoli 2-3 e 4 del disegno di legge che equipara situazioni che non sono equiparabili».

Intanto alla manifestazione di domani «È ora di essere civili» (Piazza Dante, ore 16), lanciata a livello nazionale da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Mit, Famiglie Arcobaleno, Certi Diritti a sostegno del ddl Cirinnà, aderisce anche il Pd del Trentino e il gruppo provinciale: «Siamo vicini a chi aspetta da tempo la piena attuazione dei principi di uguaglianza e non discriminazione espressi nella nostra Costituzione. L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso: crediamo sia arrivato il momento di compiere un passo in avanti verso l’estensione dei diritti, soprattutto in un momento in cui in parlamento arriva per la prima volta una legge innovativa che disciplina la materia». E il Pd rilancia anche l’impegno per «calendarizzare e approvare il ddl contro l'omofobia fermo in consiglio provinciale ormai da settembre» per l’ostruzionismo delle opposizioni e le divisioni interne alla maggioranza.