Servizio civile universale provinciale: più posti più bandi e meno burocrazia

Un Servizio civile più moderno e flessibile, maggiormente rispondente all'obiettivo di offrire ai giovani la possibilità di vivere esperienze concrete di cittadinanza attiva altamente formative e, anche, di percepire un piccolo reddito a fronte del loro impegno. È questo l’obiettivo delle nuove linee approvate oggi dalla Giunta provinciale. Tra gli strumenti delineati: meno burocrazia, più posti per i giovani, più possibilità per gli enti accreditati, maggiore frequenza dei bandi, maggiore flessibilità. A promuovere questo nuova idea di Servizio civile universale provinciale (SCUP) è l’assessora alle politiche giovanili Sara Ferrari.
http://www.serviziocivile.provincia.tn.it/, 28 luglio 2014


“Il Servizio civile è uno strumento strategico di valorizzazione delle giovani generazioni – spiega l’assessora – oggi considerato dai giovani un'opportunità professionalizzante per acquisire quelle competenze non maturate nel percorso scolastico/formativo e ora riconosciute nel portfolio utilizzato a fini lavorativi. Noi vogliamo che questo strumento diventi universale, nel senso che possa essere fruibile dal numero più ampio possibile di giovani”. Tutti i giovani impegnati nel servizio civile percepiranno una indennità mensile di € 433,80 al mese.
I primi nuovi bandi provinciali usciranno nel prossimo autunno.

Prende forma il nuovo Servizio civile partendo dai giovani. Lo fa con nuove “Linee guida” che attuano la legge provinciale sui giovani così come modificata nel 2013. Le “Linee guida” sono pienamente coerenti con il Programma di legislatura e con quanto previsto dalla normativa nazionale in materia di Servizio civile.
Si apre così una terza fase del Servizio civile, che segue una prima destinata agli obiettori di coscienza ed una seconda caratterizzata dal Servizio civile volontario. In questa terza fase c’è una presa d’atto che tratteggia il Servizio civile come un’opportunità per fare un'esperienza educativa e acquisire esperienze utili anche ad imparare un mestiere, per cercare un lavoro, per mettersi alla prova e per diventare adulti in un tempo di crisi come è quello attuale.
Il Servizio civile, con questa nuova visione, rimane una forma di cittadinanza attiva e di assunzione di responsabilità verso la comunità da parte dei giovani. Attraverso le nuove “Linee guida”, inoltre, si delinea un nuovo scenario, che vede il Servizio civile intrecciarsi con le logiche delle politiche giovanili, delle politiche per la famiglia, del lavoro e dell’istruzione.
Le “Linee guida” pongono, quindi, le premesse strategiche affinché sia possibile allargare la platea dei giovani coinvolti, aumentando le opportunità di progetti e gli enti ospitanti. Verranno semplificati i tempi e le modalità di adesione da parte dei giovani. I bandi non saranno più solo annuali ma periodici e proporranno esperienze di durata diversa, da trimestrale ad annule. Saranno ridotti gli adempimenti richiesti e rese maggiormente inclusive le modalità di adesione all’Albo.
Infine l’esperienza maturata durante il periodo di Servizio civile potrà essere valorizzata attraverso la certificazione delle competenze. Il Servizio civile va infatti pensato anche come occasione di orientamento professionale per i giovani, come spazio privilegiato per individuare le proprie competenze personali spendili per un futuro impegno lavorativo.

I numeri
La richiesta da parte dei giovani appare evidente. Nel 2014 sono state raccolte 614 domande a fronte di 140 posti disponibili. Dal 2009 a oggi sono state complessivamente 2076 le domande presentate e sono stati 815 i ragazzi e le ragazze che hanno potuto vivere per un anno questa esperienza.
Attualmente gli enti accreditati sono circa un centinaio e accolgono 70 ragazzi per il Servizio civile provinciale e 70 per il Servizio civile nazionale.
Tra gli obiettivi del nuovo Servizio civile ci sarà la possibilità di aumentare la platea degli enti accreditati ma soprattutto dei posti disponibili per i giovani. Si può ipotizzare che il primo impatto della nuova normativa porti, già nella fase di avvio, al raddoppio dei posti a disposizione dei giovani.

Garanzia Giovani
Il Servizio civile è uno degli strumenti messi in campo da Garanzia Giovani. Sono infatti 500mila euro i fondi stanziati per questa possibilità per il 2014 e 2015. È stata la stessa Unione europea a sollecitare gli Stati membri alla realizzazione del programma di aiuto ai giovani denominato Youth Guarantee/Garanzia giovani: esso prevede infatti, tra le altre misure, anche il Servizio civile, quale modalità per crescere nell’autonomia e inserirsi nel mondo del lavoro. I fondi di Garanzia Giovani vanno ad aggiungersi a quanto già stanziato dalla Provincia per il 2014 (circa 900mila euro).

Le nuove “Linee guida” del Servizio civile hanno avuto il parere favorevole della Quarta commissione del Consiglio provinciale. Ora esse sono state approvate definitivamente della Giunta ed hanno validità per tutta la legislatura. L’attuazione di quanto approvato oggi sarà oggetto di una nuova delibera che andrà a definire nel dettaglio i criteri operativi per la concreta attuazione del Servizio civile universale provinciale.