Donne contro Berlusconi, Cogo in trasferta a Roma

Lavori in corso per il 13 febbraio: «Spero riusciremo a manifestare a Trento». 
"Trentino", 4 febbraio 2011

All’appuntamento del 13 febbraio mancano ancora nove giorni, ma le donne trentine che hanno partecipato alla manifestazione silenziosa di qualche giorno fa contro Berlusconi si stanno riorganizzando per scendere in piazza di nuovo. Ieri Margherita Cogo è volata a Roma dove ha preso parte alla Conferenza nazionale delle donne del Partito Democratico. «Qui si è parlato della manifestazione che si terrà il 13 a Roma. Sarà una manifestazione trasversale, senza bandiere di partito, alla quale prenderanno parte donne e uomini di centro sinistra e di centro destra. Ha già dato la sua adesione, ad esempio, anche Giulia Bongiorno di Futuro e Libertà» - spiega Cogo.
 L’obiettivo della manifestazione non è sondare né tanto meno mettere sotto processo le abitudini sessuali del presidente del consiglio, ma - continua Margherita Cogo - «condannare la consuetudine emersa dalle carte dell’inchiesta di selezionare la classe politica di una parte di questo paese non con metodi democratici ma solo grazie alla disponibilità a frequentare il premier».
 Nei prossimi giorni si procederà anche a Trento alla verifica della disponibilità delle varie associazioni che hanno appoggiato la manifestazione di qualche giorno fa davanti al commissariato a sostenere anche la manifestazione del 13 febbraio. «Noi del Pd - spiega Margherita Cogo - non ci tiriamo certo indietro rispetto all’organizzazione. Proviamo a rimettere insieme quella rete di associazioni che ha garantito la riuscita della manifestazione silenziosa, altrimenti io sono dell’idea che potremmo aderire ad altre manifestazioni che si terranno in zone vicine».
 Anche Donata Borgonovo Re - docente all’ateneo trentino ed ex difensore civico - si sta muovendo per l’organizzazione della manifestazione di domenica 13. L’obiettivo è quello di replicare il successo del primo sit-in davanti al commissariato: «Ci aspettavamo 50-100 persone e invece ne sono arrivare almeno 400 - ha spiegato Donata Borgonovo Re - credo che valga la pena di riprovare a rimettere insieme le stesse forze per un nuovo successo».